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«1522», arriva il latte della Coop contro la violenza sulle donne

«1522», arriva il latte della Coop contro la violenza sulle donne

25 Novembre Solo nei primi tre mesi dell’anno, tremila donne si sono rivolte al 1522 dopo aver subito violenza. Ma il fenomeno è ancora sommerso per il 90%

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 novembre 2022

Fare la spesa nei supermercati Coop diventa un percorso informativo per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere. Circa 2 milioni di confezioni di latte, ma anche prodotti per la colazione, scontrini e carrelli, esporranno il numero nazionale antiviolenza sotto gli occhi di migliaia di consumatori. Il 1522, accessibile h24 e gestito dall’associazione Differenza Donna per conto del dipartimento delle Pari opportunità, è il protagonista della campagna di sensibilizzazione, ideata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

«Abbiamo voluto mettere a disposizione un’informazione che possa essere utile a chi sa già di subire violenza ma anche a chi ancora non ne è consapevole» racconta Maura Latini, amministratrice delegata Coop. «Stiamo cercando, inoltre, di raccogliere fondi da destinare a iniziative nazionali, case famiglie ed enti di accoglienza». L’obiettivo del 2022 è raggiungere i 200 mila euro, in linea con la cifra che negli scorsi anni ha permesso di sostenere 101 organizzazioni e dare aiuto a oltre 5 mila donne.

Solo nei primi tre mesi dell’anno, tremila donne si sono rivolte al 1522 dopo aver subito violenza. «Ma il fenomeno è ancora sommerso per il 90%» ricorda Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna. «Uno dei danni della violenza fisica e psicologica – spiega – è quello di essere soggiogate da chi la commette. Le operatrici del 1522 forniscono una valutazione del rischio, così che le donne possano capire qual è il pericolo reale che stanno vivendo». Nel 2021 l’associazione ha fornito supporto e consulenze a migliaia di donne, ospitandone 2 mila nei centri di accoglienza che gestisce. «La campagna vuole riconoscere l’autodeterminazione delle donne e dare loro gli strumenti per uscire dalla violenza, senza vittimizzarle o obbligarle alla denuncia, ma facendole sentire meno sole» aggiunge Ercoli.

«La violenza di genere è democratica – ha ricordato l’assessora alla Pari opportunità Monica Lucarelli -, per questo è importante che questa iniziativa sia in grado di raggiungere persone di qualsiasi fascia d’età e strato sociale».

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