Il 15 febbraio 1999 Abdullah Ocalan veniva rapito dai servizi segreti turchi in Kenya. Erano trascorsi 21 anni dalla fondazione del Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan. Altri venti ne sono passati dall’inizio di un isolamento brutale, nell’isola-prigione di Imrali, Mar di Marmara. Ma sarebbe un errore definire quel giorno di due decenni fa l’inizio della fine. È stato l’inizio di un altro inizio, di una trasformazione che genera frutti. Una rivoluzione che Ocalan coltiva da dietro le sbarre. In isolamento ha pensato, scritto, sognato. Ha portato fuori dalla cella testi che sono diventati la base teorica di un...