Ungaretti, euforico amore senile per stare attaccato alla vita
Pericle Fazzini, ritratto di Ungaretti, litografia, 1967
Alias Domenica

Ungaretti, euforico amore senile per stare attaccato alla vita

Epistolari Le quasi 400 «Lettere a Bruna», uscite negli Oscar a cura di Ramat, riprongono la vecchia questione: è opportuno rendere pubblici gli epistolari amorosi?
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 29 ottobre 2017
Nell’agosto del 1966 Ungaretti torna in Brasile per un giro di incontri culturali e per visitare a San Paolo la tomba del figlio Antonietto, morto a soli nove anni nel 1939. A fine agosto, dopo una conferenza, si avvicina al poeta settantottenne Bruna Bianco, un’italo-brasiliana di ventisei anni: scrive poesie e, come càpita, chiede a Ungaretti di leggerle. Nasceranno un sodalizio letterario pieno di consigli e un turbinoso rapimento affettivo: l’uno e l’altro ora ripercorribili grazie alla pubblicazione delle lettere di Ungaretti alla corrispondente raccolte sotto il titolo Lettere a Bruna (a cura di Silvio Ramat, «Oscar Baobab» Mondadori, pp....
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