Kamal è stupito. Ed è felice. Mai aveva visto i suoi concittadini reagire in modo simile a un’aggressione nei confronti dei fratelli curdi. Siamo nel Kurdistan iracheno, regione autonoma dell’Iraq federale e da decenni legata a doppio filo alla Turchia. Sul piano politico, ma soprattutto economico. E militare: è qui che da anni i caccia di Ankara bombardano senza soluzione di continuità i monti di Qandil, dove operano i vertici politici del Pkk dopo la ritirata dal sud-est turco. «Per la prima volta la gente ha risposto unita all’offensiva turca contro il Rojava, il Pkk e le Ypg – dice...