Con il governo Draghi, una legislatura instabile – dominata da due soggetti partoriti dall’austerità e cresciuti col sovran-populismo – compie un altro passo verso la sua naturale conclusione.  Lo fa con un governo di “quasi tutti”, con una guida “superiore” e con la doppia conversione all’Europa di M5S e Lega, insieme per cogestire una politica economica espansiva, finanziata e guidata dall’Europa. Si riparte, perciò, con un quadro politico più pacificato e con un clima di tregua fino alle prossime elezioni. Lo schieramento di centro destra si presenta abbastanza stabilizzato. Una componente più radicale all’opposizione, in grado di cavalcare disagi e...