Nel disastrato stato della sinistra e dell’opposizione, la proposta condivisa di salario minimo orario fissato a 9 euro l’ora sottoscritta da Pd, M5s, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra e Più Europa è un fatto rilevante e inatteso. La valenza politica è evidente: per la prima volta dall’inizio della legislatura l’opposizione – con la scontata assenza della stampella della destra rappresentata da Matteo Renzi e da Italia Viva – si unifica su un tema importante e sfidante. «La necessità di un intervento a garanzia dell’adeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori, in particolare di quelli in condizione di povertà anche per colpa dell’inflazione,...