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Triplicati gli aiuti Ue per la Striscia. Borrell: «Evacuazione impossibile»

Triplicati gli aiuti Ue per la Striscia. Borrell: «Evacuazione impossibile»Blinken con il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan – Ap

La sorpresa della guerra Il segretario di Stato Usa negli Emirati arabi uniti e a Riyadh. Telefonata anche con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 15 ottobre 2023

Gli aiuti alla Striscia di Gaza da parte della Commissione europea verranno triplicati. La decisione arriva dopo una conversazione di ieri mattina fra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres. Un aumento di 50 milioni di euro che, dai precedenti 25, porterà nel complesso gli aiuti umanitari europei a 75 milioni. «La commissione – ha affermato von der Leyen – sostiene il diritto a difendersi di Israele contro i terroristi di Hamas, nel pieno rispetto della legge umanitaria internazionale. Stiamo lavorando duramente per assicurarci che ai civili innocenti di Gaza venga dato sostegno». 500mila sterline verranno invece inviate dal governo scozzese alla Relief and Works Agency delle Nazioni unite per la popolazione della Striscia.

Dalla Cina, intanto, il capo della politica estera europea Josep Borrell ha dichiarato che l’ordine di evacuazione imposto da Tel Aviv alla popolazione al nord di Gaza è «del tutto impossibile da attuare». «Immaginare che si possano spostare un milione di persone in 24 ore in una situazione come quella che c’è a Gaza può generare solo una crisi umanitaria». Come ogni diritto, ha osservato Borrell a proposito del diritto all’autodifesa di Israele, «ha un limite. E questo limite è il diritto internazionale».

Il diritto di guerra, secondo il presidente degli Usa Joe Biden che ieri è tornato a parlare della crisi in corso: «Gli Stati uniti stanno lavorando con i governi di Israele, Egitto, Giordania – e con l’Onu – per agevolare la fine delle ripercussioni umanitarie dell’attacco di Hamas, ricreare le condizioni necessarie alla ripresa del flusso di aiuti, e sostenere il rispetto del diritto di guerra».
Per gli Stati uniti continua il suo viaggio mediorientale il segretario di Stato Antony Blinken, ieri negli Emirati arabi uniti e in Arabia saudita – che ha confermato di aver congelato il processo di normalizzazione dei rapporti con Israele – , dove ha incontrato il ministro degli Esteri Faisal bin Farhan. In entrambi i paesi Blinken ha sottolineato lo «sforzo comune» per la difesa dei civili di Gaza.

A questo scopo, il segretario ha anche avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi: «Il nostro messaggio è stato che è nel nostro comune interesse fare in modo che la guerra non si allarghi», ha detto il portavoce del dipartimento Matthew Miller. «Sarebbe utile se la Cina esercitasse la sua influenza». Dal canto suo, secondo un comunicato del ministero degli Esteri di Pechino, Wang ha insistito perché gli Usa «svolgano un ruolo costruttivo e responsabile, spingendo per una soluzione politica il prima possibile». G. Br.

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