Davanti alle rovine e ai lutti di Gaza e al rilascio di sequestrati israeliani e prigionieri palestinesi avvenuto durante i quattro giorni di tregua, la visita in Israele di Amos Hockstein è passata inevitabilmente in secondo piano. Ufficialmente volto a evitare una escalation al confine tra Libano e Israele, il viaggio dell’inviato speciale della Casa bianca per le risorse energetiche – un anno fa Hockstein ha mediato l’accordo sul gas tra Tel Aviv e Beirut – rientra nelle manovre che Usa, Europa e Israele, con l’apporto del Qatar, stanno compiendo dietro le quinte per definire il «futuro di Gaza» nel...