Fu nel 1948, introducendo la Storia delI’Impressionismo di John Rewald, che Roberto Longhi pronunciò per l’ultima volta il celeberrimo Buonanotte, signor Fattori!, il quale corrispondeva alla pubblica esecuzione e in blocco dell’Ottocento italiano, specie quello tardo dei cosiddetti Macchiaioli. Nessuno potrebbe ripetere una frase del genere riguardo alla coeva poesia perché, a parte il caso di Giosue Carducci, né gli Scapigliati né gli stessi imitatori del grande maremmano potevano vantare, dopo tutto, i talenti di un Silvestro Lega o di Fontanesi e Segantini: la frattura e il relativo cambio di marcia si avranno più avanti tra l’uscita di Myricae e...