Taxi, lo sciopero continua oggi, il governo vuole andare avanti
Oggi continua lo sciopero dei taxi in tutta Italia contro il Ddl concorrenza. Si chiede lo stralcio dell’articolo 10 che «delegittima il settore a favore delle multinazionali». Ieri a Roma, […]
Oggi continua lo sciopero dei taxi in tutta Italia contro il Ddl concorrenza. Si chiede lo stralcio dell’articolo 10 che «delegittima il settore a favore delle multinazionali». Ieri a Roma, […]
Oggi continua lo sciopero dei taxi in tutta Italia contro il Ddl concorrenza. Si chiede lo stralcio dell’articolo 10 che «delegittima il settore a favore delle multinazionali». Ieri a Roma, dove è stata organizzata una manifestazione nazionale, è stato mostrato uno striscione: «Draghi, non te lo chiede l’Europa, te lo chiede Uber». Il governo non sembra intenzionato a cedere . La viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Teresa Bellanova (Italia Viva) ha sostenuto che non sarebbe «intenzionato a fare lo stralcio dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza, ma è disponibile a portare avanti il confronto per chiarire meglio e puntualizzare».
«Nel testo che presentiamo in Parlamento – ha aggiunto Bellanova – Se c’è l’intesa con le parti, intendiamo distinguere il ricorso alle piattaforme tecnologiche di intermediazione da quelle di interconnessione. Le prime sono gestite da altri soggetti a pagamento, le seconde sono quelle che oggi usano anche molti tassisti. Nel momento in cui c’è la distinzione c’è anche la possibilità, per i tassisti, di aderire a una o a tutte e due le piattaforme, ma questo non può essere impedito. Si tratta di una maggiore efficienza per la categoria e una maggiore disponibilità per l’utenza».
«I tassisti sono un servizio pubblico con una tariffa amministrata dai Comuni – ha risposto Nicola Di Giacobbe ( Unica Cgil taxi) – Il tentativo che c’è dietro questa delega è dare in mano questo servizio alle multinazionali, fonte dello sfruttamento del lavoro altrui. Il governo ci pone la richiesta di una delega che rimandiamo al mittente. Siamo pronti a venire a un tavolo di concertazione per migliorare il servizio ma diciamo no alla legge delega».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento