Cultura

Spiriti bellicosi alla conquista dell’Europa. Con qualche scorciatoia

Spiriti bellicosi alla conquista dell’Europa. Con qualche scorciatoiaL'attacco dei Normanni nel celebre Arazzo di Bayeux

Scaffale "I Normanni. Storia dei conquistatori d’Europa" di Levi Roach, per Mondadori

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 5 dicembre 2023

Vichinghi e Normanni vanno di moda: sono sempre stati, va detto, fra quei temi che appaiono immediatamente simpatici a studenti e lettori di questioni medievali, ma il successo in questi ultimi anni di film e soprattutto di serie televisive, ha sigillato la loro fortuna.

Forse per questo Mondadori ha scelto di tradurre dall’inglese in italiano il corposo volume di Levi Roach, I Normanni. Storia dei conquistatori d’Europa (Mondadori, pp. 409, euro 28); sul tema qui da noi c’è già un’ampia letteratura, specialistica ma anche più accessibile, sull’epopea di quanti, giungendo dal nord, si mossero con voglia di avventure (e di bottino) e spirito bellicoso, ma soprattutto con intelligenza, fra mari e fiumi, giungendo a colonizzare l’Islanda (e a visitare le coste della futura America), a conquistare la corona inglese, a fondare un regno in Sicilia, a tentare imprese con successi alterni fra nord-Africa, Bisanzio e Terra Santa.

IL LIBRO di Roach non parla di Vichinghi, che troviamo invece già «trasformati» in Normanni sulle coste della Francia all’inizio del X secolo. Per il lettore italiano, leggere soltanto due capitoli su ventiquattro dedicati alla costruzione del Regno di Sicilia fa un po’ trasalire, ma l’autore deve evidentemente accontentare soprattutto il pubblico di casa, per il quale il libro è stato scritto in prima battuta.

ALLO STESSO MODO, dovendo narrare tanto, questo è soprattutto un racconto evenemenziale che ha il pregio di dare un quadro informato, circostanziato e chiaro dell’epopea normanna, compito non facile, mentre motivazioni politiche (per esempio sulle ragioni del trattato fra papato e normanni nel 1059) sono sì presenti, ma in misura minima. Non manca qualche scorciatoia che privilegia l’immediatezza sulla dialettica: si parla per esempio di «inglesi» (quelli sottomessi dai Normanni con la battaglia di Hastings nel 1066) già per l’XI secolo, senza porsi il problema di far comprendere se e in che modo si possa spendere questa definizione per l’epoca.

I Normanni. Storia dei conquistatori d’Europa fa parte di quella storia narrativa inglese che ha i suoi ammiratori anche da noi. Pressoché ogni capitolo si apre con un esempio / aneddoto, poi si snoda senza importunare troppo il lettore con le note, tutte a fine libro, dalle quali si evince che Roach ha in realtà letto tanto, sia per le fonti primarie sia per le secondarie, e considerato storiografia anche non anglosassone, il che è già molto.
Un inserto di belle immagini a colori arricchisce il volume, consigliato a quanti amano una storia ben narrata.

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