Firmare il referendum per contrastare la riforma costituzionale che taglia il numero di deputati e senatori e ridimensiona il parlamento? Firmare per lasciare ai cittadini l’ultima parola, comunque la si pensi sulla riforma? Entrambi gli argomenti, gli unici due spendibili a testa alta dai senatori, sono spariti in questi ultimi due giorni di confuso balletto attorno al quorum minimo di firme indispensabile per chiedere il referendum. Che alla fine è stato raggiunto, ieri mattina, e questa volta il verbale di raccolta è stato velocemente depositato in Cassazione così da impedire ulteriori ripensamenti. Chi ha tolto la sua firma nella penultima...