Ancora agitate le strade albanesi. A poche settimane dalla protesta studentesca una nuova massa di corpi si è raccolta sotto gli uffici del primo ministro. I manifestanti hanno infranto il cordone della polizia, tirato sassi e petardi e raggiunto a spintoni le porte del palazzo governativo dove hanno provato a forzare l’entrata. C’erano soprattutto uomini nelle prime file. Ragazzi in tuta, ma anche molti over 50, capelli bianchi e giacche fuori moda, che esibivano alle telecamere il dito indice e medio alzati, mimando lo storico segno della vittoria. Le immagini della rivolta comunicano una forte radicalità, ma la composizione che...