Salvamm’o munno, il tormento quotidiano di Enzo Avitabile
Note sparse In digitale e per la prima volta in vinile, ristampa per lo storico album dell’artista partenopeo
Note sparse In digitale e per la prima volta in vinile, ristampa per lo storico album dell’artista partenopeo
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Enzo Avitabile, «uno sguardo sulle periferie esistenziali»Sulle piattaforme anche un nuovo brano «A uerr», venti di guerra
A MAGGIO è stata pubblicata una speciale ristampa rimasterizzata di questo capolavoro, Salvamm’o munno (in digitale e per la prima volta anche in vinile), Avitabile ha appena fatto uscire un nuovo brano con una clip di immagini, A uerr, quella cosa fetente che l’Europa per 70 anni aveva dimenticato, la guerra. A tenimm ‘ncapa, sott’e pier, rint ‘o core. È un asciutto requiem per nessuno, per tutti gli scomparsi senza nome, con accenti quasi religiosi. Sulle corde di un’arpina napoletana, due squadre di bambini disposte sui lati di un piazzale (video scritto e diretto da Marco Mario De Notaris). A uerr fa paura, a uerr fa schifo, nun porta nient ‘e buono a uerr. Altri plettri accompagnano il dialetto emozionante e ricercato che narra di soldati, bombe, gruppi sanguigni, famiglie distrutte. Una preghiera laica per le vittime senza storia, senza faccia, senza numero, senza voce, per tutt chill ca so’ carute e nun se so’ aizate, ca nisciuno s’arrecorda, ca nisciuno l’ha mai penzato. Alla drammaticità lessicale si contrappuntano le immagini in bianco e nero dei giochi infantili che trascolorano con tutti i bambini mano nella mano in circolo, in un girotondo gioioso che si scioglie con una corsa. L’unica nostra speranza di futuro in questi tre minuti commuoventi.
«LE SONORITÀ dell’album – dice il maestro di Marianella, periferia Napoli nord, dove continua a vivere – sono ancora attualissime e, purtroppo, anche i temi come la giustizia sociale, la pace, la povertà del sud del mond, la violenza insensata e il razzismo. Alcune di quelle voci come Manu Dibango, Hugh Masekela e zi Giannino del Sorbo non ci sono più però quella contaminazione di generi, quella fratellanza di persone, quell’arte unica e originale resta valida. Parte dei proventi dell’album vennero donati ad Amnesty International per la causa dei bambini soldati.
Il tormento quotidiano di fronte a quello che accade ci lascia sgomenti. Assale intellettuali e contadini, giovani e anziani. La domanda è sempre la stessa: ma quann ‘o salvamm stu munno?”
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