Il 26 settembre di 80 fa Walter Benjamin si ritrovò in quel finis terrae di Port Bou, impossibilitato a passare il confine che lo avrebbe salvato dall’orda nazista che gli era alle calcagna. E si tolse la vita, fragilmente vissuta sotto il peso della storia. Non possiamo non ricordarlo oggi, in questi giorni di settembre in cui l’autunno della sinistra ci appare ancor più sotto una mesta luce, mentre piangiamo Rossana e Ruth davanti a un mondo che pare aver perso la strada. Ma se il «mondo è in preda a una crisi di nervi», come dice Amin Maalouf, «è...