Stamattina, 25 maggio, porteremo in Senato dieci scatoloni con 104.000 firme per le dimissioni del presidente del Senato, Ignazio Benito La Russa.

Alle 11,30 saremo all’ingresso principale di Palazzo Madama ma non sappiamo ancora se saremo ricevuti dal speriamo presto ex-Presidente La Russa. Per ora non ha risposto alla nostra lettera.

Più di 104.000 cittadine e cittadini hanno firmato l’appello che chiede a La Russa di dimettersi dopo le sue dichiarazioni diffamatorie verso i partigiani e offensive nei confronti di tutte le vittime del nazifascismo.

Le abbiamo raccolte in meno di 2 mesi, a seguito della sua diffamatoria ricostruzione dell’azione partigiana di via Rasella e dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Tra i primi firmatari tante personalità della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, dell’associazionismo, i partigiani Aldo Tortorella e Gastone Cottino, la scrittrice Edith Bruck, tanti storici – tra cui Alessandro Barbero, Angelo d’Orsi, Guido Liguori, Tomaso Montanari, Sandro Portelli, autore del libro più autorevole su Via Rasella e l’eccidio delle Fosse Ardeatine -, l’ex-presidente della Camera Fausto Bertinotti, l’ex-sindaco di Napoli e portavoce di Unione Popolare Luigi de Magistris, esponenti del mondo cattolico come il senatore Raniero La Valle, ex-diplomatici come Enrico Calamai, la filosofa Donatella Di Cesare, ex-magistrati Domenico Gallo e Livio Pepino, Moni Ovadia, Vauro, Sabina Guzzanti.

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Il revisionismo di Ignazio Benito

In questo periodo l’ex ministro della difesa, esponente del partito erede del Movimento Sociale Italiano, non ha mancato di reiterare affermazioni offensive verso la stessa Costituzione di cui ha negato il carattere antifascista.

Non era mai accaduto che 104.000 cittadine e cittadini chiedessero le dimissioni del Presidente di una delle due Camere, segno che si è superato davvero il segno.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale – Rita Scapinelli, Resp. nazionale antifascismo – Elena Mazzoni, Resp ambiente e Segretaria della federazione di Roma /Castelli/ Litoranea, del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea