«Bene, possiamo dire che il famoso giudice di Berlino esiste davvero. La sentenza della Corte di Strasburgo riconosce quanto accaduto alla scuola Diaz come episodi di tortura, anche se dimostra un’incapacità nazionale di riconoscerli come tali». Mauro Palma è stato per anni il presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e guarda con soddisfazione alla decisione dei giudici europei. Anche se, ammette, nella sentenza non mancano motivi di riflessione e autocritica. «Il quadro che emerge del Paese non può che farci guardare allo specchio in maniera dura perché nella sentenza si ricorda come nel 2006, rispondendo a una...