Visioni

Passato e presente nelle stanze di Levante

Passato e presente nelle stanze di LevanteLevante – foto di Marta Bevacqua

Note sparse Si intitola «Magmamemoria» il quarto album da studio dell'artista siciliana

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 16 ottobre 2019

L’autrice lo definisce un «viaggio nella memoria tra passato, presente e futuro». Di sicuro Magmamemoria – copertina rossa accesa, segno della carnalità e della passione dei sentimenti, ma anche della lava che richiama il titolo – è l’album più maturo di Levante che aveva bene in testa temi, canzoni e soprattutto suoni di un progetto dove l’elettronica si sposa con l’orchestra e riveste – soprattutto – melodie ariose, coinvolgenti e mai banali. Cosa rara nel pop usa e getta del contemporaneo radiofonico…: «Sono arrivata in studio sapendo che avrei voluto riprendere suoni anni 90 e così è stato. Insieme ai musicisti mi sono andata a cercare un suono per la batteria, per il rullante. E poi abbiamo accostato l’elettronica alla musica classica: c’è una signora orchestra che suona in quasi sette brani ed è molto prepotente. Ci sono tante cose ma mescolate in maniera armoniosa». In Lo stretto necessario parla della sua regione, la Sicilia e insieme agli autori del disco Colapesce e Dimartino hanno voluto immaginare quella terra nelle sue bellezze.

A CONDIVIDERE le strofe della canzone c’è Carmen Consoli: «Non mi sarei permessa di contattarla, io sono timidissina e poi la considero come regina madre. Fortunatamente lavoro con il suo manager così ci ha pensato lui… Carmen ha ascoltato il brano e se n’è innamorata, quando mi è arrivato il file audio mi sono seduta per ascoltarlo e credo di aver pianto trenta minuti: in questo tuffo nella memoria mi sono immaginata da bambina a cantare in una stanza i pezzi di Carmen. E poi me la sono ritrovata in un’altra stanza con me adulta, è stato un bellissimo viaggio spazio temporale».

Levante cantautrice, presentatrice tv e anche scrittrice. Nel novembre 2018 è stato pubblicato Questa è l’ultima volta che ti dimentico, il suo secondo romanzo. Come si riesce a conciliare la scrittura di brani con storie inevitabilmente sintetiche, e un libro?: «Mi sono sempre stupita di aver saputo sviluppare una storia in cosi tante pagine. Considera che dalle scuole medie fino al liceo io sono stata la peggiore nei temi in classe, perché mi dicevano che ero troppo sintetica. Non ce la facevo, proprio perché ho una facilità nel raccontare delle storie ma in maniera stringata, ed è quello che richiede la canzone». Levante quest’estate è stata in tour in alcune delle arene storiche italiane più belle, e ritornerà sul palco live il 23 novembre per la prima volta al Forum di Assago.

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