Partiti senza simbolo, i re delle preferenze si divorano Palermo
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si candida per la quinta volta dal 1985 – Ansa
Italia

Partiti senza simbolo, i re delle preferenze si divorano Palermo

Comunali 2017 Alle comunali si vota con una sorta di Italicum: chi arriva al 40% vince e niente ballottaggio. Un Pd ai minimi si traveste e si accoda al quinto mandato di Orlando. Forza Italia si affida a Cuffaro appena scarcerato, che sceglie l’ex dem Ferrandelli. Nella girandola dei voti tutti contro tutti. Anche nel Movimento 5 Stelle
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 febbraio 2017
5s spaccato, Pd in frantumi, Ncd spappolato. Forza Italia senza bussola con i generali messi alla berlina dai peones, quelli che però portano i voti . «Cuffariani» in ascesa. Ex civatiani «pentiti». Briciole leghiste orfani di Fratelli d’Italia. Candidati apparsi e scomparsi in un batter di ciglia. A Palermo è il caos. Si vota fra tre mesi per il nuovo sindaco e quello che sta accadendo è la metafora di un sistema politico a pezzi, senza più riferimenti. Quel che conta è salire sul carro della lista. E se per farlo occorre buttare al macero anche i simboli di partito...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi