Al tempo, dice il Cappellaio Matto a una Alice smarrita nel paese delle meraviglie, «non gli va di esser battuto. Se invece ti fossi mantenuta in buoni rapporti con lui, farebbe fare al tuo orologio tutto quello che vuoi tu». La mostra che apre i giochi di Parma capitale italiana della cultura 2020 – Time machine, al Palazzo del Governatore, in corso fino al 3 maggio – sceglie di rompere i confini lineari delle cronologie storiche per immergersi nei ribaltamenti temporali delle immagini, in quell’universo parallelo in cui l’immersione fisica in una qualsivoglia «durata» (di memoria bergsoniana) non può mai...