Pubblicato un anno faEdizione del 12 marzo 2023
Sebastiano Canetta, BERLINO
La verità sul sabotaggio del Nord Stream appesa ai conti che un po’ tornano, un po’ non tornano, un po’ andrebbero decifrati con altri codici, a partire dalla grammatica dell’intelligence. Con la scena del crimine ancora interdetta a nuove indagini per via dei veti incrociati dei Paesi affacciati sul Baltico e anche irrimediabilmente inquinata dal fumo della guerra d’Ucraina che in fondo (cioè sul fondale) è iniziata proprio qui. In Germania in ogni caso tutto ruota intorno allo yacht di 15 metri con tracce di esplosivo ritrovato sull’isola di Christiansø, il punto più a est della Danimarca, subito dopo l’attacco...