I riflessi del referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno, previsto a fine mese, continuano ad infiammare il dibattito regionale e a tenere in fibrillazione gli Stati coinvolti direttamente, l’Iraq, e indirettamente, Siria, Turchia e Iran. La consultazione però interessa anche gli Stati Uniti – artefici della “piena autonomia curda” quando al potere in Iraq c’era il nemico Saddam Hussein – la Russia e diversi altri Paesi. Tra questi Israele, da sempre vicino alla causa dei curdi iracheni. Così mentre sono in corso intensi negoziati e movimenti dietro le quinte per affondare il referendum – l’alleanza che la Turchia di Erdogan...