Una delle fermate più popolari della metro ateniese, nel cuore del centro turistico a pochi passi dal sito dell’Acropoli, si è trasformata nel teatro di un brutale attacco neofascista, nella giornata in cui l’estrema destra commemorava l’uccisione di due militanti di Alba Dorata. Un gruppo di circa 40 persone, vestite di nero e con il volto coperto, ha preso d’assalto un vagone della metro nella fermata di Monastiraki, alla ricerca di manifestanti di ritorno da un presidio antifascista nella serata di mercoledì. In un video di pochi secondi, circolato sui media greci, si vede un uomo con il volto nascosto da un casco e con in mano una tanica lanciare del liquido su un vagone, probabilmente benzina, mentre una voce incita: «Bruciali tutti». I passeggeri sono scappati nel panico dal treno della metro, e nella stazione non si sono verificati incendi, ma una donna è rimasta ferita nei tafferugli ed è stata condotta in ospedale, mentre i neofascisti hanno continuato ad accanirsi sui vagoni della metro, per poi dileguarsi al sopraggiungere degli agenti.

LE RETI LOCALI di estrema destra Hellenic Front e Athens Autonomous, vicine all’ormai disciolto partito neonazista greco, avevano indetto un raduno per onorare i militanti di Alba Dorata Manolis Kapelonis e Giorgos Fountoulis, di 22 e 27 anni, uccisi il primo novembre del 2013 con dei colpi d’arma da fuoco fuori da una sede del partito nel sobborgo di Neo Iraklio. Ma il pomeriggio della commemorazione si è distinto soprattutto per le centinaia di manifestanti antifascisti scesi nelle strade, nonostante il divieto delle forze dell’ordine, per ribadire che quella di Alba Dorata è una storia ormai conclusa. Il luogo del presidio è stato risparmiato dagli scontri: la polizia aveva schierato oltre 3mila agenti nelle strade della capitale per evitare gli assembramenti. Un dispiegamento imponente che stride, secondo Syriza, con l’intervento tardivo nella stazione di Monastiraki, di cui «vanno accertate le responsabilità».

L’INTELLIGENCE GRECA, in allerta da giorni per il possibile arrivo di militanti di estrema destra, aveva già proceduto a bloccare nell’aeroporto di Atene la delegazione di 21 rappresentanti di CasaPound, guidati dal leader Gianluca Iannone, per motivi di sicurezza nazionale. I 21 sono stati rimpatriati ieri. Gli agenti in tenuta antisommossa dispiegati nella città non hanno comunque impedito a 1.600 persone, secondo le stime della polizia, di sfidare il divieto per radunarsi in più punti della capitale e scandire cori in ricordo di Pavlos Fyssas, il rapper assassinato da un militante di Alba Dorata, tre settimane prima dell’uccisione di Kapelonis e Fountoulis.

«LA POLIZIA NON SOLO ha lasciato indisturbati i neonazisti, ma ha arrestato e picchiato cittadini innocenti e antifascisti», è partita al contrattacco Syriza, per bocca del suo deputato Nasos Iliopoulos, che ha chiesto ieri le dimissioni del ministro della Protezione dei cittadini. Un altro video, infatti, circolato sui social media nelle ore successive agli scontri ha suscitato grande indignazione. Mostra alcuni agenti di polizia che colpiscono ripetutamente con i pugni un manifestante immobilizzato a terra nei pressi di piazza Victoria. Dove alcuni militanti di ritorno dal presidio antifascista avrebbero attaccato con pietre e bastoni, secondo il resoconto della polizia, gli agenti in tenuta antisommossa. Il ministro della Protezione dei cittadini, Giannis Oikonomou, ha reso noto che è stata ordinata un’indagine sull’incidente e ha ribadito che la Polizia è chiamata a «operare secondo la legge».

Le autorità greche, inoltre, hanno fatto sapere che tra i 14 arrestati per gli scontri di mercoledì ci sarebbe anche l’uomo, noto alle forze dell’ordine, ripreso con la tanica nella metro. Un annuncio che non calma le acque, visto che i movimenti antagonisti della capitale sono già in fermento da sabato scorso, quando una manifestante 16enne è stata aggredita fuori da un concerto antifascista, dove si sono verificati scontri con la polizia. Le dinamiche dell’evento sono ancora da chiarire, ma secondo l’avvocata della ragazza, ricoverata da sabato in ospedale con una grave ferita alla testa, si tratterebbe dell’ennesimo «uso illecito» della forza da parte della Polizia.