L’odissea dei 3 mila navigator, vincitori di concorso assunti a tempo determinato al tempo del governo Conte uno nel 2019 quando l’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio lanciò il reddito di cittadinanza non è ancora terminata. Di governo in governo viene prolungato il loro contratto senza una soluzione strutturale degna delle loro professionalità.

Ieri l’ennesimo incontro senza risposte con presidio di lavoratori in via Molise.

«L’incontro si è concluso ancora una volta con un nulla di fatto. Non è più tempo di ulteriori rinvii a future possibili decisioni: il governo ci dica chiaramente se intende dare continuità alle esperienze di queste lavoratrici e lavoratori e puntare sulla loro professionalità – attaccano i segretari di Felsa Cisl (Luca Barilà), NidiL Cgil (Andrea Borghesi, e Uiltemp (Lucia Grossi e Gianvincenzo Benito Petrassi). Prendiamo atto della disponibilità del ministrero del Lavoro a ragionare su diverse ipotesi finalizzate al ricollocamento di queste persone – dichiarano i sindacalisti – ma abbiamo bisogno di risposte e tempi certi. Considerato anche il fatto che per molti di loro è cessata o a breve terminerà la copertura dell’indennità di disoccupazione. La volontà politica più volte ribadita al tavolo va tramutata in atti concreti».

Per questo i sindacati comunicano la prosecuzione della mobilitazione in vista dei prossimi sviluppi della vertenza.