In uno dei momenti più esilaranti del suo ultimo, brillante romanzo, La capitale, Robert Menasse immagina che una giovane impiegata della burocrazia europea si trovi alle prese con il problema pressoché insormontabile di organizzare i festeggiamenti per l’anniversario della Commissione, trovando un punto mediano fra le disparate idee di tutte le rappresentanze nazionali del continente, ciascuna delle quali convinta di avere diritto più di ogni altra ad avanzare una proposta irrespingibile; e mentre le carte si accumulano sul suo tavolo, la responsabile del procedimento si accorge che i funzionari hanno accettato praticamente tutte le indicazioni arrivate, comprese le più inverosimili,...