François Ozon è un regista che non riesce a stare fermo, col suo amato R.W Fassbinder, a cui aveva dedicato lo scorso anno Peter Von Kant, condivide almeno la velocità creativa che lo vede realizzare un titolo all’anno. Ecco che dopo quel film, nel concorso della scorsa Berlinale, arriva Mon Crime – La colpevole sono io, un film del tutto diverso, che dal teatro da camera di catastrofi emotive del precedente passa a una rivisitazione del vaudeville. Ma anche questa è una cifra che caratterizza il regista francese, che ama confrontarsi con generi e forme narrative per rivisitarle e cambiarne...