Logista chiude il sito di Caserta, lavoratori in assemblea permanente
La multinazionale spagnola ad agosto aveva già dismesso il deposito di Bologna Cgil e Cisl: «I bilanci sono floridi, è un'operazione volta solo a massimizzare i profitti sulla pelle dei dipendenti»
La multinazionale spagnola ad agosto aveva già dismesso il deposito di Bologna Cgil e Cisl: «I bilanci sono floridi, è un'operazione volta solo a massimizzare i profitti sulla pelle dei dipendenti»
«Non sussistono più le condizioni per la prosecuzione delle attività presso il deposito di Maddaloni-Marcianise»: la chiusura del sito casertano entro il prossimo ottobre è stata annunciata in una nota da Logista, distributore spagnolo leader in Italia per i servizi e i prodotti da fumo. A Maddaloni operano 24 addetti amministrati più 80 dipendenti indiretti (attraverso la società Gld) che si occupano di movimentazione, impacchettamento e spedizione. Tutti in assemblea permanente a oltranza da venerdì.
Per la multinazionale i lavoratori non dovrebbero preoccuparsi: quelli assunti da Logista verrebbero spostati ad Anagni, provincia di Frosinone, distante 150 chilometri. La giornata lavorativa, così, si allungherebbe di 2 ore di viaggio all’andata e 2 ore al ritorno. Per gli altri 80 la società spagnola si impegna a supportare Gld «per la definizione di un piano di iniziative anche con proposte di ricollocazione in siti vicini». Una frase che suona come una presa in giro visto la crescente deindustrializzazione del casertano.
Lo scorso agosto Logista ha annunciato la chiusura del magazzino di Bologna. Anche allora i dipendenti diretti furono spostati e la ditta in appalto licenziò via whatsapp i suoi lavoratori. Il Si Cobas denunciò: l’azienda preferisce spostare il lavoro a Tortona o Anagni perché lì «il costo del lavoro è più basso, ci sono le cooperative, si lavora 12 ore al giorno, i livelli d’inquadramento sono i più bassi previsti dal Contratto nazionale di lavoro senza buoni pasto».
Nella nota indirizzata al sito casertano ci sono le motivazioni della dismissione: l’andamento del mercato è in costante calo; il comparto subisce l’impatto del contrabbando che «in Italia si attesta oltre il 3%»; la necessità di interventi normativi «volti ad assicurare un’evoluzione sostenibile del settore».
La replica dai segretari casertani della Filt Cgil (Angelo Lustro), Fit Cisl (Pasquale Federico) e Flai Cgil (Igor Prata): «Una decisione grave che arriva improvvisamente e senza un piano industriale, senza alcuna crisi aziendale. Nell’ultimo coordinamento nazionale la stessa azienda ha infatti descritto una situazione florida, con dei numeri di bilancio tutti positivi, in linea con gli ultimi anni che hanno visto Logista fatturare decine di milioni di euro in Italia». E infine: «Desta stupore che un’azienda che ha rapporti con un settore strategico come i monopoli di stato adotti comportamenti irresponsabili con un’operazione volta esclusivamente alla massimizzazione del profitto».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento