L’impiccione 56/. Schiff dilaga mentre Donald twitta
2° Giorno dall’inizio del processo di impeachmente in Senato Questo è l’impeachement di Trump ma anche il trionfo oratorio personale di Adam Schiff. Al punto che uno dei difensori più […]
2° Giorno dall’inizio del processo di impeachmente in Senato Questo è l’impeachement di Trump ma anche il trionfo oratorio personale di Adam Schiff. Al punto che uno dei difensori più […]
2° Giorno dall’inizio del processo di impeachmente in Senato
Questo è l’impeachement di Trump ma anche il trionfo oratorio personale di Adam Schiff. Al punto che uno dei difensori più strenui di Trump, Lindsay Graham gli ha pubblicamente detto: «Bel lavoro, parli proprio bene».
La stella di Adam Schiff
Schiff ha parlato per circa due ore e mezza mercoledì, delineando il calendario delle procedure di impeachment della Camera e citando le testimonianze video delle precedenti audizioni di impeachment.
Dopo il discorso di Schiff, come ha detto l’analista legale della Cnn Jeffrey Toobin, «Se le persone lo hanno ascoltato, è molto difficile immaginare che pensino che i democratici si stiano inventando il caso».
Schiff, citando uno dei padri fondatori, Alexander Hamilton, ha sostenuto che la condotta di Trump è esattamente ciò che chi ha scritto la Costituzione aveva in mente quando ha introdotto il concetto stesso di l’impeachment.
In pratica Trump sarebbe un abuso di potere vivente, e questa affermazione l’ha supportata con una serie di video che contengono testimonianze giurate, dichiarazioni compromettenti e affermazioni spaccone e pubbliche dello stesso Trump.
Schiff ha ricordato che no, non si può chiedere alla Russia di hackerare l’account email di un rivale politico come Trump aveva fatto con Hillary Clinton durante la campagna elettorale del 2016, tanto per citare uno degli esempi.
La storia oltre la cronaca
Il capo della Commissione Giustizia ha esteso il pericolo che rappresenta l’assoluzione di Trump andando oltre la cronaca e ponendo l’impeachment in una prospettiva storica: «Se non resisteremo a questo pericolo oggi, scriveremo la storia del nostro declino con le nostre mani».
Questo appello è rimasto inascoltato da alcuni, non solo dallo speaker della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell.
Come McConnell molti repubblicani mentre Schiff e gli altri manager democratici parlavano, sedevano con aria annoiata, sonnecchiavano, si stropicciavano gli occhi e sbadigliavano, altri sono stati visti uscire e rientrare molto dopo.
Schiff ha invitato i senatori a mettere la Costituzione davanti al partito, ha ricordato che ogni generazione ha dovuto combattere di nuovo per difendere la democrazia e la libertà chiedendo ad un’audience coriacemente annoiata di «salvare l’anima della nazione».
David Axelrod, ex stratega di Barack Obama, ha twittato: «Devastante, epica presentazione di @RepAdamSchiff per aprire il processo. Servirà?».
E Trump twittava
Mentre al Senato si discuteva l’essenza stessa degli Stati Uniti, Trump non stava con le mani in mano.
The Donald sull’impeachement in un giorno solo ha twittato e ritwittato 131 volte, mentre tornava a casa dal vertice di Davos, stabilendo così un nuovo record per il suo giorno più attivo sulla piattaforma di social media da quando è diventato presidente.
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