L’identità ferita di Taranto, una città postindustriale
Ilva (Taranto)
Cultura

L’identità ferita di Taranto, una città postindustriale

SAGGI A proposito dell'ultimo volume di Marta Vignola, edito da Meltemi, profonda inchiesta sulla trasformazione della fabbrica
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 dicembre 2017
«La speranza è una cosa infame inventata dai padroni», dice Mario Monicelli nel suo videotestamento spirituale. È la trappola nella quale è caduta Taranto con la fabbrica, come riconosce uno degli operai intervistati da Marta Vignola nel suo La fabbrica. Memoria e narrazioni nella Taranto (post)industriale (Meltemi, pp. 214, euro 16), libro d’inchiesta, ma anche di denuncia del paradigma dello sviluppo e del progresso. Libro che mette al lavoro la memoria, attraverso interviste narrative incrociate con un’accurata conoscenza dei documenti e dei fatti; ma che fa, anche, della memoria oggetto d’indagine, perché «la formazione di una memoria collettiva è un...
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