Fra i pochi marxisti ancora capaci di influire sul dibattito critico-letterario italiano occupa una posizione di rilievo Antonio Gramsci. Questa sua fortuna pare tuttavia non dipendere tanto dalla salute del marxismo, quanto da una crisi avvenuta al suo interno, che ha modificato il rapporto tra fenomeni estetico-letterari e fatti storico-materiali. DA TEMPO, nei dipartimenti di italianistica e di letterature comparate il Gramsci più letto e discusso è quello filtrato dai cultural studies e dalle sue diramazioni dei postcolonial e dei subaltern studies: un Gramsci dunque d’importazione, slegato dalla stagione post-resistenziale della via italiana al socialismo di Togliatti, così come dalla...