L’ecatombe di Lampedusa
Il molo di Lampedusa – Nino Randazzo, ufficio stampa Asp via Reuters
Politica

L’ecatombe di Lampedusa

Migranti Sul barcone partito dalla Libia viaggiavano 500 persone, gran parte eritrei e somali, molte donne e bambini. Il naufragio a poche miglia dall’isola dopo un incendio scoppiato a bordo. 155 i sopravvissuti
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 4 ottobre 2013
Si passano di mano in mano i sudari. E piangono. Dentro ci sono i morti. Senza nome. Li escono a uno a uno dalle plance delle motovedette, li hanno recuperati in mare, a mezzo miglio dalla costa di Lampedusa, di fronte all’Isola dei Conigli, una delle spiagge più belle al mondo, dove ogni anno si schiudono le uova delle «carette carette» per prendere il mare, dove in questa drammatica giornata d’inizio ottobre galleggiano decide e decine di cadaveri. A tenere i sudari sono in due-tre persone: volontari, soccorritori, medici. C’è dolore, ci sono lacrime. I sacchi verdi, bianchi e neri...
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