«Partigiano, stupratore, assassino» è la scritta con cui è stata vandalizzata ieri la lapide al Forte Bravetta, nella giornata del 25 Aprile. Un luogo altamente simbolico: lì furono fucilati 68 militari e partigiani, tutti appartenenti alla Resistenza romana, per mano del Comando tedesco nel periodo dell’occupazione. L’estrema destra si è fatta vedere anche in Lombardia. I Do.Ra. (i militanti della Comunità dei Dodici Raggi) ieri mattina hanno reso omaggio «ai camerata uccisi dal nemico mentre combattevano per la patria. I veri eroi».

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All’iniziativa anche saluti romani e uno striscione inneggiante alla patria. Alle 9 erano al cimitero di Ganna, un’ora dopo i circa 30 partecipanti al «25 aprile fascista» hanno raggiunto il cimitero di Sant’Ambrogio di Varese: «Non è stata una manifestazione, siamo andati a visitare i nostri morti. E questo non si può vietare». La replica del comune di Varese: «Acquisiremo le immagini e le relazioni delle forze di polizia e provvederemo ad effettuare la denuncia per inosservanza dei provvedimenti amministrativi oltre che per altri eventuali reati anche a fronte dell’importante sentenza delle sezioni unite della cassazione pubblicata il 17 aprile 2024. Al riguardo il comune sta costituendo un gruppo di esperti di diritto penali per supportare il lavoro delle forze dell’ordine e della Magistratura per giungere alla condanna nelle aule di Tribunale di questi fatti e di questi personaggi».