L’«agenda Draghi» ha lasciato il segno sulla scuola. Il «Decreto Aiuti bis» ha portato a termine una delle riforme auspicate da un trentennio dal commando neoliberale, di destra e di sinistra passando dai populisti sospesi a metà, che tende a disarticolare il contratto nazionale di lavoro del settore, a rompere l’uniformità delle retribuzioni degli insegnanti e a differenziare le funzioni attraverso la competizione e i premi alla «produttività». Nell’ambito della revisione delle norme sulla formazione continua degli insegnanti, introdotte con una riforma legata al «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr), è stato varato un modesto provvedimento che istituisce la...