La Turchia espelle politica italiana
Anna Camposampiero era partita per la Turchia, direzione Diyarbakir – la grande città curda del sud-est, centro politico del movimento di liberazione curdo – per seguire le amministrative come osservatrice.
A Diyarbakir non è mai arrivata: l’esponente della segreteria nazionale di Rifondazione comunista è stata detenuta venerdì all’aeroporto di Istanbul per poi essere espulsa dal paese ieri mattina: «Avrei dovuto svolgere il ruolo di osservatrice, per conto della Sinistra europea e di Rifondazione, alle elezioni amministrative. (Ho) trascorso la notte in stato di detenzione amministrativa, senza documenti e bagagli che mi erano stati sequestrati – ha raccontato all’arrivo – Ho appreso che la motivazione sarebbe che il mio passaporto è in procinto di scadere. Scade nel 2027. Il vero motivo è che da sempre sono vicina al popolo curdo e dovevo svolgere il ruolo di osservatrice alle elezioni, invitata dai partiti di sinistra dell’opposizione a Erdogan».
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