«La strage di Brandizzo si poteva facilmente evitare»
Lavoro Sommerso Relazione parlamentare approvata all’unanimità: «Basta con l’"errore umano", servono più ispettori». Le 14 proposte: usare la tecnologia e la formazione. E basta con appalti e subappalti
Lavoro Sommerso Relazione parlamentare approvata all’unanimità: «Basta con l’"errore umano", servono più ispettori». Le 14 proposte: usare la tecnologia e la formazione. E basta con appalti e subappalti
Prima dell’infinita inchiesta giudiziaria che va avanti da più di un anno, arriva perfino il parlamento: le vite dei cinque operai investiti sui binari a Brandizzo potevano essere salvate. E nessun altro deve morire così.
La commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro ha presentato la relazione sull’incidente del 30 agosto 2023 e le proposte aumentare la sicurezza sul lavoro a partire dalle tecnologie che avrebbero evitato la strage. Un appello al massimo impegno su questo fronte è arrivato direttamente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio: «Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva». «Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle istituzioni e delle parti sociali».
Il suo appello si è unito a quello delle famiglie delle vittime. «Siamo qui per gridare giustizia. Ce li hanno ammazzati», ha scandito Oto Aversa, fratello di Giuseppe, una delle cinque vittime. «È ora di dire basta ad appalti e subappalti perché sono la condanna a di tanti lavoratori», ha avuto il coraggio di dire davanti alle tante autorità presenti. «Chiediamo che il governo intervenga il più tempestivamente possibile a cambiare le leggi e attuare quelle esistenti e monitorare con disciplina e autorevolezza che ciò che è accaduto a mio fratello e i suoi colleghi non si verifichi più», è il suo appello.
QUANTO A SIGIFER, l’azienda dove lavoravano gli operai, continua a operare con un nuovo nome: Star.Fer. Una situazione condannata dai parenti delle vittime. «Non può essere una giustizia», continua Oto Aversa: «Ce li hanno ammazzati». «Non si possono avere nel 2024 ancora persone che muoiono per poter mantenere la famiglia», ha detto la vedova di Saverio Giuseppe Lombardo, Barbara.
Sono 14 le proposte di intervento indicate nella relazione, approvata all’unanimità: nuove tecnologie basate anche sull’intelligenza artificiale, il rapporto dal basso tra sindacati e lavoratori. E – soprattutto – l’aumento delle risorse per garantire più ispettori e maggiori controlli. Dagli strumenti tecnologici per la sicurezza, per i quali si ipotizzano incentivi come quelli di Industria 4.0, fino al miglioramento delle gare d’appalto con punteggi per le aziende virtuose.
La presidente della Commissione, Chiara Gribaudo (Pd), ha detto che anche se le indagini sulle cause sono ancora in corso, «alcune certezze, le abbiamo. Siamo certi che quelle persone, in quel momento, non dovevano stare sui binari». «Gli ispettori nell’area metropolitana di Torino sono 95 e 45 operano specificamente sulla sicurezza sul lavoro a fronte di circa 234 mila imprese attive nel 2023. Questo vuol dire che se anche ogni ispettore visitasse un’impresa al giorno, feste e domeniche comprese, ci sarebbe un controllo ogni 6 anni e 8 mesi», ha spiegato Gribaudo. «Alcune delle soluzioni che avrebbero potuto salvarle sono già “di serie” nelle auto, come la rilevazione di ostacoli, o già sperimentate da anni come il badge elettronico, nei cantieri dal 2022». La parlamentare ha poi invitato alla prudenza nel parlare di «errore umano», poiché spesso «vi è alla base una organizzazione del lavoro che mette il lavoratore nella condizione di commetterlo, questo errore». Massima attenzione anche sugli appalti che non possono – ha detto – «essere un mezzo per la riduzione dei costi o dei diritti».
LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE sono stati definite «utili» dalla Fillea Cgil che ha auspicato la loro adozione da parte di Rfi e dagli altri committenti delle manutenzioni. «Riteniamo importante che la relazione individui nell’organizzazione del lavoro, nella qualificazione degli operatori in appalto, nei rischi nella catena dei subappalti senza controlli e verifiche, nell’elusione dei contratti nazionali edili, nei tempi eccessivamente brevi rispetto ai carichi di lavoro, le maggiori criticità nel settore delle manutenzioni ferroviarie – argomenta il segretario Alessandro Genovesi – . Non a caso la stessa presidente invita ad un maggior coinvolgimento di parti sociali e lavoratori nella definizione di procedure più efficaci e sicure. Le misure definite – continua Genovesi – vanno da una maggiore qualificazione delle imprese in appalto alla formazione dei lavoratori, fino all’obbligo del “badge elettronico”, dal monitoraggio delle presenze in cantiere alla verifica sul campo degli orari e del corretto inquadramento contrattuale. Per tutti i lavoratori in prossimità di binari è possibile con un aumento di sensori e tecnologie prevenire gli infortuni, con blocchi e segnalazioni automatiche tra lavoratori e materiale in movimento», spiega.
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