Allora che cosa succede se le donne si fermano l’8 marzo? Se si fermano anche al di là dell’8 marzo, se decidono cioè di lasciare il lavoro di cura e di sospendere quello produttivo? Ne danno una rappresentazione i tre video (teaser 1, 2, 3) di 45 secondi realizzati dalla creative producer Chloé Barreau e prodotti da D.i.Re (Donne in Rete contro la Violenza) che invitano allo sciopero globale.
Le immagini, montate prendendo spunto da più di 80 film del panorama nazionale e internazionale, offrono uno spaccato (della vita quotidiana e non) che bene si attagliano alle aspettative della iniziativa.
TEASER 1
https://youtu.be/IUrJu9kpQ-o
TEASER 2
https://youtu.be/H5sbKsFogKc
TEASER 3
https://youtu.be/OvnljKtO6JQ
“Ogni video” – si legge nel comunicato stampa diffuso ieri dalla rete Di.Re – “usa come colonna sonora una versione diversa del celebre brano You don’t own me che fu interpetato per la prima volta nel 1963 da Leslie Gore a soli 17 anni (…) Nel corso dei decenni questo pezzo è stato cantato da moltissime artiste per rilanciare il messaggio di libertà e autodeterminazione generazione dopo generazione, proprio come nel femminismo”.
Per la realizzazione dei video, si ringraziano Keasound, Cristiano Lellini e Duccio Servi che hanno curato gratuitamente il mix e Sara De Simone per il suo contributo alla direzione artistica.
Oggi alle 11.30 presso la Casa Internazionale delle donne di Roma in via della Lungara 19 è indetta la conferenza stampa unitaria di #nonunadimeno nel corso della quale verranno illustrate la piattaforma unitaria dello sciopero globale delle donne e i dettagli di tutte le iniziative italiane e mondiali.