Certo, i premi Emmy, assegnati domenica notte a Los Angeles alle migliori produzioni televisive dell’anno hanno espletato la fondamentale funzione di autocelebrazione dell’industria, come gli Oscar, i Grammy e gli altri «award shows.» In epoca Trumpiana però i premi assumono inevitabilmente anche una ulteriore valenza, di aggregazione creativa e sguardo critico verso la politica imperante. Dopotutto le fiction veicolano da sempre il discorso culturale in modo più «profondo» della polemica politica, tanto più da quando la tv «di qualità» ha occupato in parte il terreno espressivo che era stato del cinema indipendente. Il primo dato acquisito nel Microsoft theater dunque...