La vita è tutta un periodo particolare, eppure ci sono periodi che più di altri ci mettono alla prova. Joanna Pocock usa un termine francese, ennui, per richiamare il senso di quella che ha l’aria di essere un’esperienza universale. «È il momento in cui ci rendiamo conto di avere più passato che futuro» scrive all’inizio di Surrender, il memoir-reportage che le è valso il Fitzcarraldo Prize nel 2018, «il momento in cui realizziamo che il noto sta eclissando l’ignoto». Non si tratta necessariamente di una fase da collocare al centro della propria biografia, precisa la scrittrice d’origine canadese che dopo...