La lotta della gente di montagna per salvare la «Ferrovia delle Meraviglie»
Battaglie Popolari Il tratto francese della linea Cuneo-Ventimiglia: protesta dal basso contro i tagli. «Già nel 2013 l’ad Rfi Mauro Moretti tentò di tagliarla in Italia come ramo secco»
Battaglie Popolari Il tratto francese della linea Cuneo-Ventimiglia: protesta dal basso contro i tagli. «Già nel 2013 l’ad Rfi Mauro Moretti tentò di tagliarla in Italia come ramo secco»
La Cuneo-Ventimiglia, detta anche la Ferrovia delle Meraviglie, è una linea storica che congiunge le Alpi al mare, passando tra le vallate francesi del Roya. Dal 28 luglio è al centro di una forte agitazione sindacale, con interruzione del servizio ferroviario da Limone a Ventimiglia. Lo sciopero, a oltranza e a intermittenza (solo la mattina o il pomeriggio), da parte del personale francese della Sncf è stato indetto dai sindacati di Sud-Rail e dalla Cfdt (Confédération française démocratique du travail) per protestare contro la chiusura della biglietteria di Breil sur Roya, nel tratto francese. Sembra una piccola cosa, ma la stazione di Breil, oltre ad essere rimasta l’ultima stazione con biglietteria e personale in tutta la linea, è un importante snodo tra i due rami (quello che va verso Ventimiglia e quello che va verso Nizza).
La chiusura della biglietteria dove lavorano in tutto 8 persone, comporterà, secondo i sindacati, anche la scomparsa del posto di responsabile della stazione, ruolo fondamentale per la manovra, il parcheggio delle automotrici e i rapporti con i gestori dei treni italiani e la sicurezza.
Da decenni tutta la ferrovia è minacciata da tagli, chiusura di stazioni e riduzioni di corse, strenuamente difesa da comitati italiani e francesi.
«Nel 2013 Mauro Moretti, ex dirigente Rfi, tentò di chiudere l’intera linea, considerandola un ramo secco. Una forte mobilitazione promossa dal Comitato Ferrovie Locali, da comuni e associazioni ambientaliste, ne evitò la chiusura. Furono ridotte le corse, solo due coppie di treni (dalle 8 preesistenti) al giorno. Solo grazie alle nostre proteste siamo risaliti a 4 coppie di treni giornalieri, ma sono ancora insufficienti, stiamo lottando per aumentare l’offerta, minimo 6 coppie di treni al giorno. Anche perché a breve ci sarà una lunga interruzione (16 mesi) del tratto da Breil a Nizza per lavori, riversando i viaggiatori sul percorso Nizza-Ventimiglia-Cuneo», spiega Ugo Sturlese del Comitato Ferrovie locali.
La tempesta Alex dell’ottobre 2020 ha evidenziato l’importanza di questa linea per la sopravvivenza stessa delle comunità colpite e in prospettiva per lo sviluppo economico e sociale di un vasto territorio di frontiera. L’alluvione ha causato il crollo del tunnel stradale storico e del nuovo tunnel, mentre la strada a tornanti, che si inerpica sul colle Tenda solo di recente è stata riaperta ai residenti. Questi paesini vivono aggrappati alla ferrovia e tutto il turismo si basa sul treno.
La ferrovia delle Meraviglie è stata anche eletta come “Luogo del Cuore Fai” nel 2020 ed è considerata una delle dieci più belle ferrovie del mondo, un gioiello di ingegneria ferroviaria. Nata nel 1928, conta 96 km di binari e vanta numerose gallerie elicoidali e vertiginosi viadotti, tra paesaggi mozzafiato.
Un vero paradiso per la mobilità sostenibile se non fosse per questa perenne scure che pende su tutta la linea da anni.
La maggior parte della gente solidarizza con i ferrovieri, ma comincia a patire le conseguenze del lungo sciopero. Davanti ai negozi di Tende e degli altri paesi montani, spuntano striscioni esasperati «senza tunnel, senza treno, il commercio si spegne».
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