Prosegue il martellamento della Lega contro gli alleati. Dopo balneari e maternità surrogata, l’offensiva è sulla Rai. Il deputato Stefano Candiani presenta una proposta di legge per aumentare di un punto percentuale la pubblicità sulla tv pubblica e abbassare il canone.

L’innalzamento del tetto, dice il leghista, garantirebbe una raccolta di quasi 600 milioni «dando all’azienda una maggiore autonomia sul mercato». Immediata la reazione di Fi: «Sono liberi di portare avanti la proposta, ma non siamo d’accordo».

Nessun timore che venga penalizzata Mediaset, giurano gli azzurri, ma «non vogliamo trasformare la Rai in un’azienda commerciale».

«La proposta della Lega per ridurre il canone Rai fino a eliminare quella che per gli italiani resta la tassa più odiata è una prospettiva di puro buonsenso. Sorprende che nella maggioranza vi sia chi non è d’accordo», commentano i leghisti della commissione di vigilanza Rai.

E un’altra leghista, la senatrice Spelgatti, attacca: «Ma Forza Italia difende un’azienda privata a danno della tv di Stato?»