De La vita che ti diedi resta impressa nella memoria dello spettatore più vissuto la fantastica visione della versione che ne diede Massimo Castri alla fine degli anni settanta, quasi agli albori del suo prolungato lavoro di scavo dentro il teatro di Pirandello. Una prospettiva simmetrica di porte che si aprivano e si chiudevano sui due lati di una lunga scalinata. Da dove quattro donne vestite di nero, quasi indistinguibili fra loro, entravano e uscivano facendo da coro alla protagonista Valeria Moriconi, in uno sfrangiarsi del testo dall’una dall’altra. Facendo propria la «tentazione della tragedia» che in quei primi decenni...