Sono stati 23.832 i nuovi casi di Coronavirus ieri in Italia su 354.480 test, il tasso di positività è sceso al 6,7%. Per il terzo giorno di fila i positivi sono meno dello stesso giorno della settimana precedente (sabato scorso avevano di poco superato le 26mila unità), segno che la curva ha smesso la corsa al rialzo. Resta però preoccupante la conta delle vittime, ieri 401 per un totale di 104.642 da inizio epidemia. Continuano a salire anche i ricoveri: in terapia intensiva 23 pazienti in più, 3.387 in totale; nei reparti ordinari aumentano di 203 unità, 27.061 in tutto; 535.005 le persone in isolamento domiciliare. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia (4.810), seguita da Emilia Romagna (2.560), Campania (2.196), Piemonte (2.141) e Veneto (2.044).

La Toscana è in arancione ma il governatore Giani è corso ai ripari attivando la zona rossa (a partire da domani) in 28 comuni (tra Versilia, Valdarno inferiore, Empolese Valdelsa e Grossetano) oltre alle provincia di Arezzo, Pistoia e Prato. È già scattato (e resterà in vigore fino all’11 aprile) lo stop in tutta la regione agli spostamenti verso le seconde case, salvo motivi di salute, lavoro, studio o necessità. Si blinda la Valle d’Aosta: posti di blocco al confine con il Piemonte e controlli alle frontiere con Francia e Svizzera per evitare l’assalto dei turisti. Il governatore Lavevaz ha anche bloccato l’accesso alle seconde case da parte di chi viene da altre regioni. Domani invece in Calabria si riunirà il tavolo tecnico per decidere se dichiarare la zona rossa.