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La coalizione sociale dell’esperimento con De Magistris

La coalizione sociale dell’esperimento con De MagistrisL'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris

Sinistra Durante la campagna elettorale, in appoggio a De Magistris - apparso come cuneo dirompente nel sistema dei partiti che paralizza da decenni la Calabria come l'Italia intera - si è formato un gruppo di intellettuali, dentro e fuori la regione, che ha dato voce e prospettiva ai problemi di questo territorio

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 12 dicembre 2021
Una riflessione politica in due tempi. Primo tempo. Nel Consiglio dei ministri, com’è noto, la proposta di Draghi di esentare dal taglio dell’Irpef i redditi oltre i 75mila euro, per un contributo di solidarietà alle fasce più basse, è stata respinta. Nonostante l’iniziativa partisse dall’auterovolissimo presidente del Consiglio, la destra ufficiale ha fatto muro insieme alla destra mascherata di Italia viva. Il Pd, il partito che la pubblica vulgata definisce( per pura inerzia) di sinistra, ha abbozzato. Quando si tratta di redistribuire la ricchezza in Italia gran parte del ceto politico solleva al cielo gli scudi e non si passa....
Errata Corrige

Posta & risposta del 15 dicembre 2021 Piero Bevilacqua sbaglia, De Magistris a Napoli fallìHo letto con attenzione e interesse l’articolo del professore Piero Bevilacqua. Di solito condivido le sue opinioni. Questa volta non sono d’accordo con il professore. L’esperienza del voto in Calabria di De Magistris ha avuto un precedente circa 9 anni fa a Napoli proprio con De Magistris ed il suo movimento Dema. Quell’esperienza è stata un fallimento. A dirlo non sono io ma il responso delle urne e la fine di Dema. Forse riflettere sulle ragioni e le responsabilità di quella sconfitta sarebbe utile proprio oggi così da non percorrere strade sbagliate con falsi innovatori. Certo la disperazione per l’assenza della sinistra può far credere nelle false novità. Andrea Amendola Risposta Rispondo alla garbata lettera di Andrea Amendola, dichiarando di non conoscere i fallimenti di De Magistris a Napoli di 9 anni fa. Io ricordo invece che nel 2011, contro tutte le previsioni e contro tutti i partiti, vinse le elezioni a sindaco di Napoli. Da sindaco, dopo anni di disastri, ha risolto il problema della spazzatura, resa pubblica l’acqua, restituito ai cittadini decine di parchi pubblici e spiagge prima impraticabili, concesso i diritti civili a coppie dello stesso sesso e ai loro figli, ecc. Essendo stato rieletto dai napoletani è difficile parlare di fallimento. Ma va considerato che l’amministrazione di Napoli ha un debito antico ed è priva di mezzi finanziari. Come tutti i comuni italiani, in Calabria, avendo contro il ceto politico più clientelare e infiltrato d’Italia, ha ricevuto il 16,5% dei consensi, non mi pare un fallimento. Oggi l’Italia ha una sola opposizione, quella della Meloni. Per fortuna si è finalmente mosso il sindacato. Dobbiamo aspettare Lenin per immaginare una iniziativa politica della sinistra? Recriminando per le rivoluzioni fallite si resta dove si è. Piero Bevilacqua

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