«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista». Eppure il presidente del Senato dice che «nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo». Evidentemente non ha avuto tempo per leggere tutto il testo e non è riuscito ad arrivare alla XII disposizione transitoria e finale. Oppure – il che sarebbe peggio – ritiene che i principi scritti nella parte conclusiva del testo della Carta fondativa della nostra Repubblica democratica non abbiano un particolare valore. In effetti, egli ha dichiarato che solo la prima parte sarebbe «condivisa e incontestabile». Mi dispiace deludere la seconda carica dello Stato, ma persino...