Lettere dalla politica
Ho appreso con profondo dispiacere la notizia della morte di Valentino Parlato, giornalista e intellettuale di primo piano, dotato di grande acume e cultura. La sua orgogliosa e rivendicata appartenenza a […]
Ho appreso con profondo dispiacere la notizia della morte di Valentino Parlato, giornalista e intellettuale di primo piano, dotato di grande acume e cultura. La sua orgogliosa e rivendicata appartenenza a […]
Ho appreso con profondo dispiacere la notizia della morte di Valentino Parlato, giornalista e intellettuale di primo piano, dotato di grande acume e cultura.
La sua orgogliosa e rivendicata appartenenza a una minoranza critica non ha mai fatto venire meno la sua capacità di dialogo, l’attenzione alle opinioni altrui, il rispetto per le dinamiche della vita democratica. Desidero far pervenire alla moglie, signora Maria Delfina, ai figli e ai nipoti, alla redazione del manifesto sentimenti di cordoglio e di vicinanza.
Sergio Mattarella
Conobbi Valentino Parlato in anni molto lontani, quando insieme con Mario Mazzarino giunse in Italia dalla Libia, espulso nel 1951 assieme ad altri giovani di orientamento comunista, e prese ben presto a collaborare con il Pci e con le sue riviste, specialmente a Politica e Economia.
Mi apparve subito serio, e capace di impegno affidabile, nell’affrontare problemi che erano al centro della formazione e dell’attività dei nuovi gruppi dirigenti del partito.
A mano a mano che Valentino prese il suo posto nel confronto politico generale in seno al Pci, crebbero tra noi dissensi, specie col suo collocarsi in quello che divenne il gruppo del manifesto.
Al di là, tuttavia, di quella storia pesante che ci divise, Valentino conservò sempre una sua misura di dialogo e di rapporto umano che me lo hanno, nel corso non di anni ma di decenni, reso caro, anche per la sua integrità ideale e morale.
In anni più recenti, compresi quelli della mia responsabilità in Quirinale e fino a ieri, abbiamo trovato nuove occasioni di vicinanza, non solo «territoriale», ma personale, nel quartiere di Roma in cui ci siamo trovati a risiedere entrambi.
Pacato, attento e affettuoso negli ultimissimi tempi, quando il deterioramento delle sue condizioni fisiche aveva reso penoso qualsiasi approccio discorsivo. Eppure, come ho scritto alla sua compagna, pochi giorni fa siamo riusciti ancora a comunicare, grazie alla sua lucidità e alla dedizione di lei che ci aiutava a capirci.
E come sempre ci siamo capiti nonostante quello che politicamente ci divideva.
Giorgio Napolitano
Una voce libera e autorevole. Addio a Valentino Parlato, tra i fondatori del manifesto e per anni suo direttore.
Pietro Grasso, presidente del senato
Ricordo Valentino Parlato, tra i fondatori del manifesto. Grande giornalista, politico rispettato e sempre coerente.
Paolo Gentiloni, presidente del consiglio
Mancherà a tutti noi, alla sinistra italiana, al partito democratico e al nostro Paese l’intelligenza critica, lo sguardo lucido, affilato ed eretico, il senso delle cose e dell’umanità di Valentino Parlato. Ai suoi familiari e a il manifesto il cordoglio e il dolore per la sua scomparsa.
Matteo Renzi, segretario del Pd
Un ultimo saluto a Valentino Parlato, vero intellettuale e grande giornalista che nel corso della sua vita ha fatto del giornalismo indipendente il cuore pulsante del manifesto. La sua voce critica ci mancherà.
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali
Coscienza critica della sinistra, il suo percorso politico e umano è tutt’uno con la storia della sinistra italiana e con l’esperienza editoriale del manifesto di cui è stato fondatore e generoso e instancabile animatore. Ne ricorderemo sempre la lucidità intellettuale e la passione civile che hanno ispirato la sua vita.
Piero Fassino
La Federazione nazionale della stampa italiana si associa al cordoglio dei familiari e della redazione del manifesto per la scomparsa di Valentino Parlato, uomo e giornalista libero, insofferente ad ogni bavaglio, spirito critico capace di illuminare temi e soggetti sociali spesso trascurati, cancellati o confinati nella disperazione del silenzio subìto e non scelto.
Lo ricordiamo anche come appassionato combattente contro ogni bavaglio e per le sue battaglie a favore della riforma della editoria e per il pluralismo delle fonti dell’informazione, da lui considerato come uno dei pilastri della Costituzione e dell’ordinamento democratico.
Federazione nazionale della stampa
La Cgil esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Valentino Parlato e partecipa al dolore della moglie Delfina, dei figli Enrico, Matteo e Valentina, e di tutti coloro che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Giornalista, intellettuale e politico, Valentino, si è sempre schierato dalla parte del lavoro e si è sempre impegnato per provare a costruire un paese migliore.
Cgil nazionale
Valentino Parlato è stato un grande giornalista, con altri fondatore del manifesto. Ho avuto con lui ottimi rapporti personali essendo in disaccordo su molte cose ma non su quelle sull’Unione Sovietica, di cui colse l’organico totalitarismo.
Fabrizio Cicchitto, Alternativa Popolare
Ha sempre voluto coltivare il dubbio. È innanzitutto per questo che la scomparsa di Valentino Parlato è una grande perdita per la sinistra. Parlato è stato un giornalista con la schiena dritta, un appassionato comunista, un uomo che ha sempre scelto i più deboli e gli emarginati. Lo avevo incontrato appena alcune settimane fa a Roma. Insieme avevamo discusso delle prospettive della sinistra in Italia. Era stato uno scambio di opinioni molto sincero e per me istruttivo. Ci mancherà. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia e al collettivo del manifesto.
Enrico Rossi presidente della Regione Toscana
Se ne va un intellettuale sempre lucido e un riferimento per la sinistra italiana. Vicini alla famiglia di Valentino Parlato.
Ettore Rosato presidente dei deputati del Pd
Mi rammarica la scomparsa di Valentino Parlato. Giornalista e intellettuale di pregio, la sua voce critica fu spesso stimolo per la sinistra.
Anna Finocchiaro ministra per i Rapporti con il Parlamento
A nome mio e di tutti i senatori di Sinistra italiana esprimo il più sincero cordoglio per la scomparsa di Valentino Parlato. Valentino è stato per tutta la vita un modello di militante di sinistra, mai dogmatico, attento a tutto quel che si muoveva nella società e impegnato come politico e come giornalista nella costruzione di una vera e nuova sinistra, difendendo per decenni l’assoluta autonomia del giornale che aveva contribuito a fondare, il manifesto.
Valentino è stato anche un esempio di come si possa fare un giornalismo davvero libero e indipendente. Ci stringiamo, partecipando al loro dolore alla moglie Delfina e ai figli Enrico, Matteo e Valentina.
Loredana De Petris capogruppo di Sinistra Italiana e Presidente del gruppo Misto del senato
È morto Valentino Parlato. Lo avevo salutato pochi giorni fa ad un nostro convegno su Gramsci. Un grande giornalista, un compagno. Ci mancherà tantissimo. Un abbraccio ai suoi cari, al collettivo del Manifesto, a tutti i compagni e le compagne che gli hanno voluto bene.
Nicola Fratoianni segretario di Sinistra italiana
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