Non passa giorno ad Ankara senza che il governo non lanci minacce a destra e a manca. Le danze le apre ovviamente il presidente Erdogan che ieri ha avvertito le unità di difesa curde e le Forze democratiche siriane: allargherà (ancora) la zona di sicurezza al confine turco-siriano se proseguiranno gli attacchi ai suoi soldati e alle milizie islamiste alleate. Non gli basta la fascia di territorio (120 km per 32) che la Russia gli ha accordato violando la sovranità siriana e il principio di autodeterminazione dei popoli. Né l’effettivo ritiro curdo. I residenti riportano di saccheggi e rapimenti da...