Il viaggio di Bergoglio in Iraq ha suscitato un unanime consenso. Per il coraggio nel visitare un paese tutt’altro che pacificato e teatro di sanguinosi conflitti da decenni, e per la speranza che dove non è arrivata la politica arrivi la religione. Certo, il valore simbolico di questa visita è enorme, non solo per i cristiani e cattolici come i caldei, ma anche per i musulmani e a questo, oltre che al dialogo interreligioso, è sicuramente servito l’incontro con l’ayatollah al Sistani. Un incontro di alto valore, visto che il leader sciita non si concede facilmente. Che però potrebbe aver...