Inflazione in lievissima discesa a settembre in Italia, mentre nel resto d’Europa i prezzi frenano più velocemente. Se da noi la crescita dei prezzi al consumo tocca il +5,3% su base annua dal +5,4% di agosto nell’Eurozona siamo in media al 4,3% contro il 5,2% di agosto: il livello più basso dall’ottobre del 2021.

Se la buona notizia è che, secondo gli analisti della Bloomberg, il rallentamento sul continente è talmente marcata che la Bce potrebbe anche decidere di mettere in pausa il ciclo di rialzi dei tassi, dopo i dieci consecutivi, qui in Italia le cose vanno molto peggio. Anche perché ci si attendeva un valore di 5,1% a settembre: su base mensile i prezzi al consumo registrano un aumento dello 0,2%.
Leggermente meglio va il cosiddetto carrello della spesa: qui dentro l’inflazione passa del +9,4% di agosto all’8,3% di settembre. In tutto questo rimane immutato il differenziale fra inflazione globale e carrello della spesa: rimane al 3%.

All’opposto preoccupa la risalita degli energetici non regolamentati, spinti in particolare dalla benzina (+13,9% in un anno), e dei servizi di trasporto. In flessione invece i prezzi dell’energia elettrica a mercato libero (-8,7%), del gas di città e gas naturale mercato libero (-5,6%).

INTANTO SI VA DELINEANDO il tanto strombazzato «paniere anti-inflazione» voluto dal governoper calmierare i prezzi della spesa di tutti i giorni. Uno uguale per tutti i negozi non esisterà: il «carrello tricolore» sarà fai-da-te. Le diverse catene stanno mettendo a punto contenuti e promozioni in vista dell’apertura ufficiale di domani, primo ottobre. Dalla pasta al caffè, dai saponi ai pannolini per bebè, ma anche il cibo per gli animali domestici o la carta igienica sono tanti i prodotti che finiranno nel paniere. Non mancano, in alcuni casi, vino, aperitivi e patatine fritte. E ci sono offerte anche su beni di fascia alta come i prodotti biologici, salutistici o equi e solidali. Il patto firmato a palazzo Chigi con le associazioni del commercio e della distribuzione prevede «totale libertà», fa riferimento in generale ai beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, compresi i prodotti per l’infanzia e la cura della persona. Un carrello della spesa che ogni azienda può declinare a modo suo: sono oltre 1200 gli articoli calmierati da Coop, oltre 900 da Carrefour, oltre 600 da Conad e oltre 300 da Despar.

LA CORSA DEI PREZZI è comunque «insostenibile» per molte famiglie. Le associazioni dei consumatori rilanciano l’allarme: questo livello di inflazione, che scende «a passo di lumaca», si traduce in una stangata che sfiora i 1.500 euro in un anno per una coppia con due figli, calcola l’Unc. Di questi 670 euro servono solo per l’acquisto di cibo e bevande, dice anche Assoutenti.

E il paniere calmierato in arrivo dal primo ottobre con il trimestre anti-Inflazione, a giudizio degli stessi consumatori, non basta: «Temiamo possa rivelarsi un clamoroso flop», sostiene il Codacons. Per Confesercenti, lo scenario è incerto con l’economia che si è fermata ed il caro vita che continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie e a frenare i consumi: secondo la stima dell’associazione, si va verso una riduzione della spesa, nell’ultima parte dell’anno, di 3,7 miliardi.