Le dispute musicali fra me e mio fratello Pietro non cominciarono subito. I primi anni ognuno era preso da questioni impegnative come solfeggio, tecnica, intonazione e calli alle dita per lui. Quando diventammo un poco più esperti, fu naturale cominciare a suonare insieme, io al piano e lui al violino nel famoso corridoio che, non essendo riscaldato, ci costringeva in inverno a suonare con il cappotto. Non fu tuttavia quello a costituire per me il principale problema, ma il fatto che nacquero fra noi veri e propri scontri su intenzioni e interpretazioni musicali. Ringalluzzito dal fatto di essere uno dei...