Non è un caso se i fotografi impazziscono quando a giurare di fronte al capo dello Stato sfila un professore rinomato e di qualche anno più anziano di lui, che assume la guida di un dicastero minore, quello degli Affari europei. Ma Paolo Savona, il ministro dell’Economia in pectore bloccato da un voto proprio del presidente Mattarella, è il simbolo stesso dell’enigma che la festa sul Colle non basta a risolvere. E’ una pace o una fragile tregua quella firmata tra il Colle e l’«uomo forte» del nuovo governo, il neoministro degli Interni Matteo Salvini? CHE IL FRONTE RESTI rovente...